Leo: "Gattuso, mai voluto scuse. Mazzarri, tecnico di personalità"

Fonte: inter.it
E' la vigilia di Napoli-Inter, posticipo in programma domani sera al San Paolo e valido per la 37esima giornata di campionato. I nerazzurri hanno già conquistato la qualificazione diretta alla prossima Champions League e con un pari metterebbero al sicuro il secondo posto. Un punto è l'obiettivo inseguito anche dalla squadra di Mazzarri, al momento terza e, a due giornate dal termine, 6 lunghezze sopra l'Udinese. Queste le considerazioni del tecnico Leonardo, che in conferenza stampa ha presentato l'ostica sfida contro i partenopei: "Mancano ancora altre tre gare, un bilancio ultimo si farà alla fine. Conosco i nostri numeri, siamo sempre stati consapevoli della nostra forza: nessun'altra squadra ha fatto così tanti punti e con tutto quello che è successo, settimana maledetta compresa, penso sia stata una stagione positiva".
Riguardo al campionato, "mancano due partite che non ci cambiano molto il risultato finale, ma il nostro obiettivo è lo stesso: finire bene e arrivare al meglio il 29 maggio. L'obiettivo è sempre vincere per l'Inter, in tutte le partite: noi vogliamo mantenere il livello di risultati e migliorare il livello di gioco. Domani metteremo in campo una squadra per vincere, come sempre".
Un commento da parte di Leo sull'avversario di domani, Walter Mazzarri, allenatore degli azzurri: "Ha una grande esperienza e si vede, così come la sua maturità, il suo entusiasmo. Ha saputa dare al Napoli una grande personalità".
Non si può ovviamente sorvolare in sala stampa sull'argomento Gattuso, autore dei cori che hanno voluto il tecnico nerazzurro strettamente coinvolto: "Di questo non voglio più parlare - replica il brasiliano -, non ho più nulla da dire, quello che volevo e dovevo dire l'ho detto. Le scuse di Galliani? Io avevo chiesto una posizione, mai scuse. Non ho mai preteso scuse. Io avevo chiesto una posizione per capire. Io non ho sentito Galliani, non ho sentito nessuno. Ma ripeto, io non ho mai preteso scuse da nessuno".
Capitolo mercato. Una domanda riguarda Ganso, al centro di un derby di mercato tra Inter e Milan che adesso sembra essersi spento: "Da parte dell'Inter non c'è mai stata guerra con nessuno - commenta Leonardo -, il mio rapporto con Ganso c'era e c'è sempre, ma noi non abbiamo mai fatto un passo, anche perché non era il momento di farlo. Non c'è mai stato il derby di cui tanto si è parlato".
All'Inter, in ottica campagna acquisti, potrebbero fare gola giocatori come Tévez o Sanchez: "Tutto va collegato a chi rimane e a chi invece parte, ma la squadra ha già tutto per essere competitiva. Questa rosa, se tutti sono al 100 per cento, c'è. Cosa fare per tornare a esseri competitivi in Champions League? L'Inter era, è stata ed è competitiva".
Si passa a parlare di Eden Hazard, il giovane talento belga del Lille apprezzato dal figlio del presidente Moratti: "Credo che sia un giocatore di grande prospettiva, che ha fatto bene quest'anno e anche l'anno scorso. È giovane, è in crescita, è sul mercato, sicuramente il figlio del presidente vede bene... (spiega sorridendo il tecnico, ndr). Ma non c'è un'operazione Hazard ora, che io sappia. C'è da finire questa stagione e non è il momento di distrazioni di mercato".
Si parla di Napoli e Mazzarri: ""Ha una grande esperienza, ha fatto gavetta, cosa che dà una conoscenza enorme. Ognuno ha il suo percorso ovviamente, ma credo che sia importante. Oggi si vedono la sua esperienza, la sua maturità, il suo entusiasmo: Mazzarri ha dato al Napoli tutto questo e grande personalità. È un allenatore che ha davvero forte personalità".
Sull'utilizzo futuro della rosa: "Sappiamo quali giocatori abbiamo, cosa possono dare e che cosa hanno dato. Una scelta rispetto al prossimo anno è una situazione normale che arriverà alla fine, con quelli che saranno dei normali piccoli cambiamenti per la nuova stagione", risponde Leonardo.
Si parla poi delle condizioni fisiche dei giocatori: "Siamo nella stessa situazione in cui siamo stati negli ultimi sei mesi, ci sono piccoli infortuni, situazioni fisiche da gestire. È stato così sempre e lo è ancora adesso. Samuel? Gli manca proprio poco. Lucio è da valutare, aveva un fastidio alla caviglia. Per Sneijder e Stankovic si deve aspettare".
Al tecnico nerazzurro viene poi chiesto quali siano i rapporti con i suoi giocatori: "Rapporti normali - risponde -, non penso neanche che si debba essere tutti d'accordo, che si debba essere tutti 'perfettini'. Non lo pensavo prima e non lo penso ora. È normale, se fai l'allenatore, che ci siano sempre delle situazioni da discutere, perché si fanno delle scelte, c'è chi gioca e chi no. Cose che fanno parte del ruolo di allenatore".