Anche Cannavaro ha difeso Facchetti. Ma quella telefonata...

FONTE: FCINTERNEWS.IT

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Inutile affermare che il mondo del calcio conserva un ottimo ricordo di Giacinto Facchetti, una persona straordinaria, dalle qualità umane, non solo sportive, eccelse, un uomo che ha fatto della rettitudine e della correttezza le sue bandiere di vita. In questi giorni la sua figura è stata messa in forte discussione, quando Palazzi ha avanzato l’accusa di illecito nei confronti dei nerazzurri, perché Facchetti, con le sue telefonate, cercava di assicurare dei vantaggi in classifica per la sua Inter. Massimo Moratti ha sempre apprezzato il Cipe, scegliendo ora di difenderlo a spada tratta, così come fatto da un ex Inter, seppure molto discusso, che nel 2004, passò alla Juventus, ovvero Fabio Cannavaro, che ieri, a La Gazzetta dello Sport ha così detto: “A scanso di equivoci, voglio dire che all’Inter sono stato benissimo, anche se i risultati sperati non sono arrivati. Ci tengo a dire che Giacinto Facchetti è stato un uomo straordinario. Nel periodo dell’Under 21 mi ha insegnato tantissimo e porterò sempre con me i suoi insegnamenti. Ammesso che abbia commesso errori, la sua persona non deve essere attaccata”.
Ci sono delle ombre, come detto prima, sul suo approdo in bianconero, ombre suffragate da una sgradevole telefonata tra il difensore napoletano e Luciano Moggi, il quale fa pressioni su Cannavaro per farlo rompere con l’Inter. La rottura dovrebbe portarlo all’inevitabile scontro e di conseguenza alla cessione. Nella telefonata, Moggi non esita a usare epiteti non certo galanti nei confronti della dirigenza nerazzurra, chiamando Facchetti ‘Brindellone’. Di seguito vi proponiamo l’intercettazione risalente all’estate del 2004:
Moggi: "Allora lo possiamo fare anche oggi: fai chiamà Ghelzi (Ghelfi, vicepresidente Inter, ndr), gli dici che vuole andà via".
Cannavaro: "Come?"
Moggi: "Fai chiamare Ghelzi, ooh.. come si chiama là, brindellone alto... il Presidente!"
Cannavaro: "Facchetti"
Moggi: "Facchetti. Fai chiamare Ghelzi e Ghelzi lo farà. Gli dici: guarda, io voglio andà via perché non sò considerato dall'allenatore e stop".
(...)
Moggi: "Dagli una telefonata di brutto, dai! Poi richiamami, dai!"
Nell’agosto del 2004 Fabio Cannavaro passò dall’Inter alla Juventus, con una trattativa che portò in nerazzurro l'uruguaiano Fabian Carini. Conquistò a Torino i due scudetti, 2004-2005 e 2005-2006 (scudetti ritenuti ancora parte del suo personale palmares, altro motivo di astio da parte del popolo nerazzurro), poi revocati dalla Giustizia Federale, prima di trasferirsi al Real Madrid in seguito alla retrocessione in Serie B della squadra bianconera. Nonostante le due stagioni in nerazzurro, Cannavaro è stato spesso considerato un rivale dai tifosi dell’Inter per i suoi recenti trascorsi alla Juve. Bandiera bianconera, l’ex Pallone d’Oro ha voluto comunque ricordare la grandezza di un uomo come Facchetti, "uomo straordinario" sempre al fianco dei suoi giocatori.
Alberto Casavecchia - Daniele Alfieri