Le verità di Leo: "Sono ancora libero. Mi spiace lasciare l'Inter, ma..."

Fonte: Tmw
© foto di Federico Gaetano
Ha scelto la sala stampa dello stadio San Siro, Leonardo, per spiegare le sue verità. Ecco le sue dichiarazioni:  "Ho fatto fatica a convocare una conferenza stampa. Per tutto quello che è successo nell'ultimo mese mi sembrava giusto parlare con la gente che ha seguito il calcio e l'Inter. E' stato un mese agitato, anzi, sono stati due anni agitati, ma questo mese... Io sono molto felice per questa conquista dopo sei mesi di Inter che ho vissuto molto intensamente. Avevo già organizzato la mia vita, dieci giorni in Sardegna, poi venti giorni in Brasile. Dopo questi ci sarebbe stata una riunione già organizzata. Io non ho firmato niente con il Paris Saint Germain".
Subito dopo Leonardo rincara la dose: "Il PSG mi ha cercato più volte, ma io gli ho risposto: "Non posso, sono in vacanza". Era olo un invito per questo progetto. Io dico no, ma c'è stata una chiamata e poi una chiamata ancora. Poi un giorno vado a Doha e dico a quelli del Psg che ho un progetto con l'Inter. Dopo, ho chiesto di parlare con il presidente Moratti e gli dico che non so se accettare. Lui mi ha trattato come un figlio, Conosce il mio passato. Io gli ho spiegato di volere andare in Brasile, ma lui ha riflettuto e ha deciso di non bloccare la possibilità. Moratti mi ha trattato come un padre".
In quel momento, però, arriva la notizia della telefonata a Marcelo Bielsa, che Leo ammette di aver ricevuto mentre era lontano: "Non mi piace parlare al di fuori della conferenza stampa. Ero in Brasile e non ho parlato. Questo ha scatenato una reazione molto complicata. Dopo questo non ho parlato con nessuno. Io non ho mai trattato col PSG fino a tre giorni fa. Io sono sempre rimasto a disposizione dell'Inter per rimanere. Fino alla firma di Gasperini, io ero ancora lì". E questo, secondo Leonardo, ha scatenato "un'incomprensione esterna. Non è stata mai considerata un'opzione di lasciare per un'altra opzione. Siamo arrivati al giorno ventidue/ventitré, quando Gasperini ha detto di sì. Pochissime persone sono state contattate e hanno detto di no. Quando c'è stata la possibilità di prendere Gasperini io ho chiuso il mio contratto con l'Inter. Fino a lì - e ancora oggi - ero libero. Anche in Francia? Arriva o non arriva, ma per cosa? Io non ho firmato con nessuno, non so dove devo arrivare. Ecco, questa è la verità. L'accordo con i francesi non c'è, ma questa cosa ha rafforzato la possibilità di andare là"
Ma Moratti è rimasto deluso dalla scelta? "Lui ha cercato di capire se questa possibilità. Non ha voluto mettermi e in una centrifuga, ma che la situazione fosse possibile c'è anche oggi. Ho fatto 6 anni da dirigente, due da allenatore, e sa il mio modo di essere e ciò che ci siamo detti. Quando lui ha prospettato una cosa che non era sicura, ha cercato di non bloccarla e ha creato un meccanismo che ha accelerato tutto". Leonardo si dice comunque dispiaciuto di come le cose sono andate, "perché s'era creato un qualcosa. Non parlo di ciò che rappresenta fare l'allenatore dell'Inter, ma per le persone con cui lavoravo. Era tutta una grande sfida, per me il gioco dell'allenatore è un privilegio, mi sono capitate occasioni difficili ma straordinarie. Io non ho ipotizzato mai la situazione, quando è arrivata questa cosa ho pensato che fosse una cosa bella ma impossibile, magari per il futuro. Questo era il mio pensiero, anche quando è incominciato tutto pensavo fosse impossibile, solo che questa cosa qua ha portato una situazione insostenibile".