Vigorelli: "Rapporto Moratti-Eto'o stupendo. Verso il contratto a vita"

Fonte: Andrea Elefante per La Gazzetta dello Sport
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Claudio Vigorelli, agente di Samuel Eto'o, a La Gazzetta dello Sport, svela tutti i retroscena dell'incontro tra il bomber camerunese e il presidente nerazzurro. Le parole dell'agente, riguardo la storia d'amore tra Samuel e l'Inter, sono chiare. Nessuno può spezzare questo legame, tranne un'offerta irrinunciabile per entrambe le parti. Vigorelli spiega l'origine del rapporto tra il giocatore e il presidente: "Tutto è nato nell'estate 2009, quando Samuel era un calciatore del Barcellona. Già allora parlava con il presidente Moratti. Hanno un grande rapporto di stima, che va ben oltre il rapporto tra presidente e giocatore". I retroscena dell'ultimo incontro: "Samuel ha detto di essere nelle mani di Moratti. E' il presidente che decide. Nel calcio di oggi sono i grandi giocatori a indirizzare le scelte dei club. Per Samuel è il contrario". 
Ma Moratti non è tipo da imporre decisioni: "Infatti entrambi hanno valutato la proposta insieme". Samuel, totem nerazzurro: "Per lui l'amore dei tifosi è tutto. Gli piace sentirsi dire che è un piacere per l'Inter averlo in squadra e per il presidente Moratti di certo è la stessa cosa. Le parti stanno bene e il rapporto continuerà a meno che non arrivi una proposta indecente. Una proposta che né Samuel né l'Inter cercheranno. Se arriverà, verrà valutata".
Ipotesi di allungamento contrattuale: "E' un desiderio comune, ma ogni cosa a suo tempo. Il contratto di Samuel scade nel 2014, ma è probabile che ci possa essere un contratto a vita". Il presente: "Sento dire che Samuel passa mezz'ora al giorno firmando autografi. Se lo fa sorridendo vuol dire che sta bene". Quando è stato male invece, lo è stato per colpa di qualche stupido: "Inutile dire che è stato malissimo nel periodo degli insulti razziali. Ha una sensibilità non comune".  Era davvero sul punto di lasciare: "Sono pensieri che arrivano sul momento, ma alla fine no. Non fugge dalle situazioni, le affronta". La sfida con l'Inter: "Samuel è uno dei pochi giocatori vincenti e mia sazi. Il giorno dopo aver vinto una coppa è pronto a giocarsene un'altra. Vuole vincere tutto, primo obiettivo la Champions, ma prima la Supercoppa. E' in sintonia con l'Inter".
L'esordio, con gol, fu proprio in Supercoppa, nel 2009 con la Lazio, proprio a Pechino: "Una buona occasione per rifarsi della sconfitta di due anni fa con la Lazio e delle sconfitte dello scorso anno col Milan". Pallone d'oro: "Credo che lui ci pensi e io gli chiedo sempre 'Quando andiamo a prenderlo a Parigi?'". Gasperini, allenatore che parla chiaro: "A Samuel piacciono le persone che parlano chiaro. Mi pare che con Gasperini non ci siano problemi". Il ruolo: "Si è sempre messo a disposizione dell'Inter e dell'allenatore. Lo scorso anno voleva stare più vicino alla porta. Aveva ragione". Alvarez, l'uomo per fargli fare tanti gol: "Non ne abbiamo parlato. Samuel lo vuole ancora conoscere bene. Una cosa è certa, a lui piace la politica dei giovani. Gli piace fare da chioccia, mi parla bene di Obi e vuole che Santon esploda". In chiusura si parla della preparazione: "E' stanco morto ma va bene così. Lui non mente mai".