Luc e Ricky in conferenza: "Siamo in un top club"

Fonte: Christian Liotta da Pinzolo
Dopo Gian Piero Gasperini, il proscenio del PalaDolomiti di Pinzolo si apre per i due nuovi acquisti dell’Inter, l’olandese Luc Castaignos e l’argentino Ricardo Gabriel Alvarez, presentati pochi minuti fa. Il primo a parlare è stato il dg Stefano Filucchi, che porta i saluti di Massimo Moratti anche agli abitanti di Pinzolo. Poi è stata la volta di Castaignos, che ha provato ad esprimersi in italiano: “Sono molto contento (dice 'contante', ndr), è una bella squadra. Che giocatore sono? Sono veloce, so fare gol. Cerco sempre di capire la zona e il momento migliore per posizionarmi”. A quale giocatore si ispira maggiormente Castaignos? “Il numero uno è Eto’o, anche se ne ho diversi”. Domanda sul numero di maglia; Castaignos si dimostra legato alle tradizioni: “Prenderò il 30, come al Feyenoord”. Luc spiega anche perché ha scelto l’Inter: “Credo che per me questa sia la miglior scelta, penso che questo sia forse il migliore club al mondo. Adesso dovrò impegnarmi e mostrare le mie capacità”. Castaignos, chiamato a scegliere il giocatore che più lo ha impressionato, opta per Sneijder: “Non avevo mai giocato con lui. Ha grandi qualità, sa usare entrambi i piedi, il suo modo di giocare è incredibile”. L’attaccante 19enne conclude così: “Credo di poter imparare molto sia dai miei compagni, sia dal confronto con gli avversari. L’Inter ha attaccanti forti, ma credo che giocare in un gruppo così sia la miglior cosa, anche se forse non giocherò molto. Ma credo che la prima cosa sia imparare da questi ragazzi straordinari; meglio vederli qui che in tv”.
Dopo tocca ad Alvarez, che dopo un saluto in italiano, spiega quando ha saputo il momento in cui è stato giocatore all’Inter: “E’ abbastanza tempo che la trattativa era in corso. E’ stato tutto molto rapido, per me è una gioia essere nel club più importante del mondo. Se assomiglio al primo Kakà? Le parole di Zanetti mi han reso molto felice, lo ringrazio molto; io vengo qui col mio stile e la mia personalità per fare bene”. Alvarez rinforzerà la colonia argentina dell’Inter: “Sarà una cosa che mi renderà molto più facile il compito; soprattutto Samuel, ma anche Cordoba e Rivas e gli altri compagni mi stanno aiutando molto ad integrarmi. Nei primi giorni abbiamo fatto un lavoro molto importante, mi sto ambientando nel gruppo. Spero in questa stagione di poter combattere e vincere qualcosa”. In Argentina lo chiamano Ricky Maravilla, e lui spiega perché: “Maravilla viene da un allenatore con cui ho iniziato a giocare. Posizioni? Posso giocare un po’ dappertutto in attacco”. Col Velez ha giocato sempre con l’11, ma, sostiene a domanda specifica di FcInterNews.it, non è questione di cabala o scaramanzia, anche perché all’Inter “non saprà con che numero giocherà”.  Sulla posizione spiega: “Non ho parlato con Gasperini sul mio ruolo in campo, non abbiamo chiarito questo fatto”. Prima dell’Inter, sembrava l’Arsenal la squadra più forte su di lui, “ma l’Inter è uno dei migliori club del mondo, e avevo voglia di giocare in una squadra con tanti argentini e l’Inter è l’ideale”. Inter che, come abbiamo avuto modo di testimoniare, indossava già all’età di sei anni: “Era un regalo di mio padre; in Argentina l’Inter è molto conosciuta e apprezzata”. Insieme a lui, è arrivato in Italia Erik Lamela: “Grande giocatore, di qualità e tecnica impressionanti. Ha un gioco molto bello, varrà la pena guardarlo".