Se questo è il mercato

EDITORIALE X FCINTERNEWS.IT DI FABRIZIO ROMANO

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Alle volte il calcio sa stupire in maniera clamorosa. Può essere una grande giocata, una decisione a sorpresa di un protagonista ma al giorno d'oggi ciò che più fa scalpore è indubbiamente il mercato. Ormai la massima ambizione di tutti è aspettare il periodo delle trattative quasi più del campionato. Paradossi del ventunesimo secolo, ma quello che lascia essenzialmente basiti è il mercato che stiamo vivendo in queste settimane. Il discorso è valido per la questione delle valutazioni, ormai clamorosamente gonfiate o sgonfiate a seconda dei giocatori, ma anche dei club. Pare quasi che i campioni dell'Inter valgano meno degli altri e non si sa perché: De Laurentiis deride un'ipotetica offerta da 40 milioni per Hamsik, Pozzo che alza ogni giorno di più l'asticella per Sanchez, Zamparini che vuole cedere Pastore a non meno di 50 milioni e - udite, udite - il Santos che libera Neymar a 45 milioni (e c'è pure chi li investe!). Siamo d'accordo con queste cifre, ma allora quando si parla di un possibile addio di Wesley Sneijder, è lecito chiedere 80 milioni di euro.
Tutto a quel punto quadrerebbe, e invece no. Perché si parla di offerte da 35 milioni per uno che è stato capocannoniere del Mondiale scorso, che ha portato l'Olanda ai supplementari della finale Mondiale da solo pur essendo trequartista e non attaccante, che ha sfiorato un Pallone d'Oro che sarebbe stato meritatissimo e che si è preso l'Inter facendole fare il salto di qualità che è valso il triplete un anno fa, e che in quest'ultima annata ha fatto benino, ma non è stato di certo un flop anche perché tartassato da fastidi muscolari. E allora, permettetemi di dire che siamo al paradosso. Wesley Sneijder ha 27 anni, è nel pieno delle forze e varrebbe 35 milioni in un mercato dove Pastore, uno che ha giocato due mesi a ottimi livelli a Palermo e poi poco altro, ne vale 50? E cosa bisognerebbe dire di Hamsik, addirittura Wesley dovrebbe valere meno dello slovacco? E solo cinque milioni in più di Fabio Coentrao, pagato 30 milioni dal Real per le sue ottime prestazioni nel campionato portoghese (!)? Per quest'ultimo sarà anche un ruolo diverso, ma è roba da ridere.
Qui si parla di fuoriclasse assoluti, l'altro giorno dall'Inghilterra si leggeva di 60 milioni pronti dal Manchester City per Sergio Aguero e Samuel Eto'o. Il che vorrebbe dire che la valutazione del camerunense, secondo i tabloid, sarebbe da 30 milioni. Parliamo di Samuel Eto'o, uno che le finali le vince da solo con la testa e con i piedi, uno che rappresenta un continente intero quando scende in campo e che è stato capace di segnare valanghe di reti dovunque è andato, uno dei tre migliori attaccanti del pianeta. D'accordo, e allora il signor Eto'o varrebbe meno di Neymar, per il quale il Real Madrid paga 45 milioni di euro? Per chi avesse visto soltanto qualche video e poco più, basta questa Copa America per far vedere che il ragazzino sì ha talento, ma se fosse italiano e avesse un cognome meno fascinoso e un look più normale, varrebbe massimo 7 milioni di euro. "Ma di questa Copa importa poco ai campioni", replica qualcuno: per il signor Neymar però era la prova d'appello, doveva maciullare Venezuela e Paraguay con i suoi numeri da 45 milioni e invece ha rimediato solo figuracce. Per di più, vale la pena ricordare che nel Santos campione in Libertadores lui ha avuto una parte non così importante, visto che nelle gare importantissime si è sempre sciolto, e in più è noto perché preferisce recarsi di nascosto al Carnevale di Rio piuttosto che agli allenamenti di Ramalho.
Eppure, Eto'o dovrebbe valere 15 milioni in meno di questo ragazzino promettente? A parte che Samuel non si muoverà, ma a questo punto ci sarebbe stato da chiedere 90 milioni come minimo. Solo questi esempi fanno capire perché vanno applauditi gli uomini dell'Inter per come si stanno muovendo, puntando su talenti poco costosi e ancora non inseriti nel paradossale meccanismo del mercato odierno. Perché i giocatori dell'Inter, campioni del Mondo, devono valere meno di chi non ha mai fatto la differenza quando conta? Per fortuna c'è ancora chi sa fare scambi come Ibrahimovic più Eto'o e cinquanta milioni, chi sa prendere Sneijder a 15 milioni e chi sa strappare un accordo per Lucio a poco più di 4 milioni, tralasciando i vari Maicon, Julio Cesar o Cambiasso a parametro zero. Se questo è il mercato, meglio star fuori da certe logiche. Se Sanchez deve valere più di Eto'o, siamo davvero fuori dal mondo. Avanti per la nostra strada, allora. Un giorno ci invidieranno...