Bessa-show: "Vinciamo noi e i grandi con la Juve"



Fonte:
 Gazzetta dello Sport
In molti lo descrivono come un predestinato. Addirittura, vengono scomodati paragoni importanti, pesanti, come quello con Wesley Sneijder. Daniel Bessa, 19 anni lo scorso gennaio, si sta formando nella scuola nerazzurra e certamente non può essere negata l'evidenza: è un campioncino, che però deve ancora crescere tanto. Maturare, un termine caro al gruppo di Stramaccioni, arrivato in finale a cui dovrebbe partecipare domani anche il presidente Moratti. «Se dovesse venire a vederci, sarebbe un onore, il modo migliore di caricarci e di starci vicino», dice il brasiliano di San Paolo alla Gazzetta dello Sport. «Quest’anno gioco di più e forse è anche per questo motivo che si vede una maggiore continuità di rendimento rispetto agli anni passati».
Con il Marsiglia, grande Bessa e grande Inter. «Contro il Marsiglia non credo di avere giocato la mia miglior partita da quando sono all’Inter, ma di certo la squadra, soprattutto nel primo tempo, ha dato una dimostrazione della propria forza. Merito anche del tecnico Stramaccioni, che ha azzeccato la mossa tattica, invertendo di posizione Longo con Livaja».
Ora la finale con l'Ajax. «E’ una partita secca, non credo che ci sia una favorita. Gli olandesi hanno impressionato di più, forse, perché hanno segnato più gol, tre con il Barcellona e sei con il Liverpool, ma sia noi sia loro siamo due squadre forti. Ci stiamo preparando bene e vorremmo portare a casa la coppa. Il massimo  sarebbe combinare una nostra vittoria con quella della prima squadra a Torino contro la Juventus».
E un pensierino alla prima squadra? «In questo momento, non è un mio pensiero. Sono troppo concentrato sulla finale di NextGen. I gol? Finora ne ho fatti 15: 10 in campionato, 2 in Coppa Italia e 3 nella NextGen. In finale ci proverò».
E si torna alla maturità. «La NGS è servita moltissimo. Ci ha permesso di confrontarci con ragazzi di altri club europei, cosa che di solito possono fare soltanto coloro che vanno con le nazionali. Dobbiamo ringraziare la società per averci dato questa ulteriore possibilità di crescita. Stramaccioni, poi, ha confermato quanto di buono si diceva sul suo conto, sia come tecnico, sia come uomo. Ci stimola ogni giorno a dare il meglio, ci carica sempre, anche chi gioca di meno, e così facendo ha creato un gruppo solidissimo».