Insieme, più belli e più forti che mai

EDITORIALE ESCLUSIVO DI FABRIZIO ROMANO X FCINTERNEWS.IT



Mai Primavera fu più lieta di questa.Meravigliosa creatura. Semplice, banale il doppio gioco con l'inizio della stagione e il capolavoro dei ragazzi di Stramaccioni. Eppure, questa volta la frase fatta è straordinariamente vera. Se la prima squadra precipita tra fischi, delusioni e confusioni d'ogni tipo, il sogno continua per una Primavera unica, rara, forse irripetibile. Ma comunque bellissima. Si era presentata al Next Generation Series, la Champions League dei più piccoli, prendendo sette sberle dal Tottenham. Tempesta, fulmini, tutti dati per spacciati. Il mister, Andrea Stramaccioni, non è uno sprovveduto. Rivede, ricostruisce, rimodella un gruppo che diventa una squadra. Passando dalla delusione cocente del Viareggio ma marciando a ritmi da capolista in campionato. E volando alle semifinali nell'NGS. Il resto è storia recente, perché ieri l'Olympique Marsiglia è stato mandato al tappeto con una serenità imbarazzante. La serenità di una squadra che si sente tale e da tale gioca. Bella, bellissima.
Inutile perdersi nell'elogio dei singoli. Che Bessa sia un genietto lo sappiamo, il sacrificio e i gol di Longo sono pane quotidiano, Duncan ha una marcia in più, Crisetig è il nostro fiore all'occhiello e via con la lunga cantilena. Eppure, andando avanti così si può notare quella che è la vera meraviglia di questa Primavera. Ovvero, che è unasquadra. Cosa c'è di particolare, dirà qualcuno? Chi ha visto giocare quest'Inter lo capisce al volo. Le compagini giovanili vincenti sono nella maggior parte dei casi gruppi di buoni ragazzi con un campione straordinario a cui si affidano. Anche a diverse grandi Inter del passato era successo, da Dell'Agnello a Balotelli fino a Obafemi Martins. Questa Primavera non è così, questa Primavera è una squadra. Gioca da squadra, ragiona da squadra, si sacrifica da squadra. Tutti ragazzi maturi, consapevoli di giocare per il bene di un undici e non per mettere in vetrina se stessi. Lasciatecelo dire, è straordinario vederli lottare e combattere su ogni pallone.
Un applauso va dedicato, oltre che a questo gruppo, al tecnico Stramaccioni. Ha prodotto un capolavoro che va a giocarsi la Champions dei più piccoli contro l'Ajax, un qualcosa su cui nessuno avrebbe scommesso solo qualche mese fa. Pensateci, non c'è il Barça di cui tanto si parla ma ci siamo noi. C'è l'Inter, costruita da Beppe Baresi, da Piero Ausilio, da Roberto Samaden con il passare degli anni. Un prodotto di qualità eccelsa che non smette mai di regalare soddisfazioni, anche attraverso l'encomiabile lavoro dei tecnici, da Esposito a Pea fino all'odierno Stramaccioni, uno che per idee e organizzazioni porta avanti qualcosa di unico e raro. Teniamolo d'occhio, Moratti lo sta facendo. E con grande attenzione
Adesso, allora, si va a giocarsela domenica contro l'Ajax. Una scuola di calcio eterna, una compagine mostruosa, eppure l'Inter sta vivendo un sogno che meriterebbe di essere coronato. Comunque andrà, sarà stato un successo. Il successo dei ragazzi, dell'allenatore, della dirigenza, di tutta l'Inter. Con la speranza di poter vedere questi meravigliosi talenti ruggire con la maglia nerazzurra dei grandi, a San Siro. Senza caricarli però di pressione, perché non si farebbe altro che il loro male. Esortare Ranieri a schierarli subito è pura follia, i giovani vanno inseriti quando le cose vanno bene, non nei momenti di crisi. Claudio lo sa e non sbaglierà in tal senso, dovremo ringraziarlo anche di questo. Perché magari i nostri giovani riusciremo a goderceli quando avremo un raggio di sole sull'Inter e non solo clima di burrasca. Ma adesso non pensiamoci, continuiamo a sognare, ad applaudire questa squadra straordinaria che sembra più grande di quanto non sia. Questa Primavera è bella, bellissima come tale. Quel che sarà si vedrà, ma il presente è emozionante. E allora grazie ragazzi, la soddisfazione dell'Inter di oggi e la miniera dell'Inter del domani siete voi. Tutti. Insieme.