Palombo ai margini, ad oggi il suo riscatto...

ESCLUSIVA FCINTERNEWS.IT



© foto di Alberto Fornasari
La campagna acquisti di gennaio scorso, fino ad ora, ha mietuto vittime illustri. Tra questi, figura quell’Angelo Palombo, centrocampista centrale di corsa e fatica – classe 1981 – che l’Inter, a più riprese, aveva inseguito negli anni scorsi. Poi, per tante cause – mancato accordo con la Sampdoria, difficoltà dello stesso giocatore a sfilarsi la maglia blucerchiata, forte concorrenza dei cugini milanisti – il suo arrivo è stato prima rimandato, poi definitivamente accantonato. Gli obiettivi, insomma, era altri.
Arriva, poi, questa stagione tribolato, gli infortuni, gli addii in sede di mercato e allora ecco che Ranieri individua nel centrocampo il settore da rinforzare: arrivano Guarin e Palombo (dopo una sorta digentlemen's agreement con il Milan, che aveva trovato l'accordo con il giocatore e con la società blucerchiata, ma che - al tavolo delle trattative - ha poi avuto Sulley Muntari) . Del colombiano abbiamo detto abbondantemente nei giorni scorsi (è stato preso per il prossimo futuro e per questa ragione rimarrà e sarà confermato), di Palombo – purtroppo – si sono un po’ perse le tracce. Non gioca, Ranieri non lo vede, e si cominciano ad ipotizzare svariate ipotesi sul futuro del ragazzo.
Fino ad oggi, infatti, Palombo ha collezionato 3 presenze, l’esordio – fu uno dei migliori – in Inter-Palermo (4-4 finale, ndr) salvo poi naufragare qualche giorno dopo, insieme a tutta la squadra, nel 4-0 contro la Roma. Poi, un’altra presenza e da allora più nulla. Il ragazzo si allena con grande professionalità, ci tiene alla maglia, sta bene con il gruppo, ma le gerarchie nerazzurre – basate sul merito – sono difficili da scalare. Ed arrivano così panchine e tribune.
Quale futuro, dunque, per Palombo? Se si dovesse decidere oggi, secondo quanto risulta ad FcInternews.it, il giocatore – in prestito dalla Sampdoria con diritto di riscatto da parte dell’Inter – non verrebbe riscattato e tornerebbe a Genova. Ma il campionato vive la sua fase calda e non è ancora detta l’ultima parola. Il ragazzo vuole/vorrebbe giocarsi le sue carte e lo farà fino all’ultimo allenamento, poi a maggio inoltrato si tireranno le somme, così come si fa sempre nel mondo del calcio.